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:: IL GIORNALE DELL’ARTE ::

Chillida il concavo, Miró il convesso (28/09/2022)
Hernani (Spagna). Il 17 aprile 2019, Chillida Leku (Il luogo di Chillida), lo spettacolare museo e parco di sculture creato da Eduardo Chillida a Hernani, a pochi kilometri da San Sebastián, riapriva le sue porte con l’oculata guida di Hauser & Wirth (cfr. n. 397, mag. ’19, p. 38p. 38). Dopo averlo diretto dal 2000 al 2010 ed essere stati costretti a chiuderlo per mancanza di fondi, ma soprattutto per difficoltà nella gestione… (continua).
(Edizione in PDF de Il Giornale dell’Arte n.431, Settembre 2022)

 

:: IL GIORNALE DELL’ARTE ::

Il lato oscuro del pittore della luce
Madrid. È noto come il pittore della luce, dei caldi colori del Mediterraneo e dei bianchi luminosi dalle sfumature infinite, eppure Joaquín Sorolla (Valencia, 1863-Cercedilla, 1923), di cui si è da poco conclusa una visitatissima mostra a Milano, ha anche un affascinante lato oscuro. Lo dimostra «Sorolla in nero», nel Museo Sorolla fino al 27 di novembre, rassegna che anticipa le celebrazioni per il centenario della morte del pittore.
(Edizione in PDF de Il Giornale dell’Arte n.431, Settembre 2022)

 

:: IL GIORNALE DELL’ARTE ::

A costo di sembrare spazzatura
Madrid. «La fotografia significava esplorazione e scoperta. Volevamo mostrare ciò che nessun pennello poteva fare e infrangevamo tutte le regole. Anche i soggetti erano nuovi: carta strappata, foglie morte, pozzanghere… La gente pensava che fosse spazzatura! Ma andare contro le regole apriva le porte a nuove possibilità». Sono parole di Ilse Bing (1899-1998), di cui la Fundación Mapfre presenta la prima retrospettiva in Spagna.
(Edizione in PDF de Il Giornale dell’Arte n.431, Settembre 2022)

 

:: EL PAÍS ::

Las obsesiones científicas de Dalí toman forma en el metaverso (27/09/2022)
Todas las obsesiones científicas de Dalí, artista polifacético donde los haya, se plasman en «Dalí cibernético», la nueva apuesta, la más ambiciosa desde su apertura hace tres años, del Centro de Artes Digitales Ideal de Barcelona, que con su programación atípica consiguió mantenerse activo y lleno (si bien al 50% del aforo) también en los días más oscuros de la pandemia.

 

:: IL GIORNALE DELL’ARTE ::

Le smaterializzazioni di Pablo e Julio (22/09/2022)
La Fundación Mapfre si porta avanti nella commemorazione del 50mo anniversario della morte di Picasso (8 aprile 1973) con la mostra «Julio González, Pablo Picasso e la smaterializzazione della scultura», che inaugura nella sua sede madrilena il 23 settembre.
La rassegna rappresenta il contributo postumo del compianto Tomàs Llorens, scomparso il 10 giugno 2021 e il cui testimone è stato raccolto dal figlio Boye Llorens Peters. Sotto la lente è la collaborazione tra i due artisti nel periodo 1928-32, quando Picasso chiese aiuto all’amico González per realizzare un monumento funebre a Guillaume Apollinaire.
(Edizione in PDF de Il Giornale dell’Arte n.431, Settembre 2022)

 

:: TEXTO: Exposición Titanides de Eugenia CanalBedia ::

Feliz de haber escrito un pequeño texto para Titanides la hermosa exposición de Eugenia CanalBedia. «…obras de múltiples capas tanto pictóricas como conceptuales, que encierran las claves de la energía femenina, una fuerza ajena a la violencia y la agresividad que se concreta en el poder del conocimiento, los saberes ancestrales y la empatía profunda».

«TITÁNIDES [La Fuerza de la Fragilidad] – CanalBedia« – 26 Agosto – 25 Septiembre 2022. Ecoparque de Trasmiera. ObservArte nº38. Colección de Arte Contemporáneo de Cantabria.

 

:: EL TEMPS DE LES ARTS ::

Antoni Muntadas torna a Ars Electronica amb el tigre de Tasmània (11/09/2022)
“Un animal s’extingeix irremeiablement només quan desapareix de la imaginació col·lectiva”. Ho afirma Antoni Muntadas, el cèlebre artista català establert a Nova York, que torna al festival Ars Electronica de Linz (Àustria), la més important cita mundial dedicada a la cruïlla entre art, ciència, tecnologia i societat, per estrenar la seva darrera obra Tasmanian Tiger: case study of the Museum of Extinction.

 

:: EL TEMPS DE LES ARTS ::

La paradoxa de les emocions (09/09/2022)
Encara són a temps, fins al 8 de gener, de visitar al Palazzo Grassi de Venècia una de les millors exposicions que han acompanyat la primera Biennale d’Art postpandèmia. Es tracta de Marlene Dumas open-end, una àmplia mostra de l’artista sud-africana, la primera d’aquesta envergadura a Europa, que des de la seva inauguració, a finals de març, està collint un èxit espectacular tant per la crítica com per al públic.

 

:: IL GIORNALE DELL’ARTE ::

Oteiza e Chillida mostri sacri della scultura basca (07/09/2022)
Al Museo San Telmo di Donostia/San Sebastián è riuscita un’impresa che pareva impossibile: riunire in un’esposizione i due mostri sacri della scultura basca Jorge Oteiza (1908-2003) ed Eduardo Chillida (1924-2002), due figure fondamentali dell’arte della seconda metà del ’900.
Anche se biografi e famiglie preferiscono sorvolare sulla loro perenne inimicizia, l’impresa non è stata facile. Il risultato, una splendida rassegna: «Jorge Oteiza ed Eduardo Chillida. Dialogo negli anni ’50 e ’60», che apre le porte a una nuova visione dell’opera dei due artisti immensi, morti a pochi mesi di distanza, quasi 20 anni fa.
(Edizione in PDF de Il Giornale dell’Arte n.431, Settembre 2022)

 

:: IL GIORNALE DELL’ARTE ::

Ora l’uomo più antico ha 1,4 milioni di anni (01/09/2022)
Fino al 30 giugno scorso il volto più antico conosciuto in Europa era quello dell’Homo antecessor, scoperto nel 1993 nella grotta della Gran Dolina, nel sito di Atapuerca, appena fuori dalla cittadina di Burgos, nel nord della Spagna. Gran parte dell’équipe che ritrovò quel cranio, la cui datazione è stata stimata a 850mila anni fa, è la stessa che ai primi di luglio ha realizzato un’altra scoperta che entrerà a far parte della storia dell’evoluzione umana. Nella zona del sito denominata Sima dell’Elefante, dove erano già stati trovati resti umani, è apparso un frammento di mandibola umana che risale a circa 1,4 milioni di anni fa.
(Edizione in PDF de Il Giornale dell’Arte n.431, Settembre 2022)

 

:: IL GIORNALE DELL’ARTE ::

Nel Padiglione catalano, l’acqua anima la performance (19/08/2022)
«L’acqua sarà il nuovo petrolio». Lo afferma Oriol Fontdevila, il curatore del Padiglione della Catalogna che per la 7ma volta si presenta tra gli Eventi Collaterali della Biennale grazie all’Istituto Ramon Llull, responsabile della diffusione della cultura catalana all’estero.
Scelto da una giuria indipendente, «Llim» di Lara Fluxà (Palma, 1985) è una performance interpretata dall’acqua e dal vetro. Esperta nella soffiatura del vetro nonostante la giovane età, l’artista ha creato un paesaggio di sculture (che lei chiama organismi) alimentate dall’acqua del vicino canale di San Pietro.

 

:: IL GIORNALE DELL’ARTE ::

2.500 mq in più per il Mnac (17/08/2022)
Sono trascorsi tre anni da quando il Consorzio a capo del Museu Nacional d’Art de Catalunya (Mnac), formato dalla Generalitat, dal Comune e dal Ministero della Cultura, approvava il piano strategico presentato dal direttore Pepe Serra per l’ampliamento del museo in vista del suo centenario nel 2029. Poi il Covid-19 e il silenzio, fino ai primi di giugno quando il Consorzio ha annunciato che a breve avrebbe lanciato il bando per dare inizio ai lavori.
(Edizione in PDF de Il Giornale dell’Arte n.430, Luglio/Agosto 2022)

 

:: IL GIORNALE DELL’ARTE ::

Un boutique hotel nella casa modernista (09/08/2022)
Con circa 400 edifici costruiti, Enric Sagnier (Barcellona, 1858-1931) è l’architetto più prolifico del capoluogo catalano. Il suo stile eclettico, con una certa tendenza classicista, che reinterpreta il Modernismo in modo sobrio e funzionale, gli diede notorietà e incarichi continui, ma dopo la sua morte i suoi legami con la Chiesa e i settori politici conservatori lo fecero cadere in un ingiusto oblio. Adesso la sua casa di famiglia, un edificio lungo la Rambla Catalunya (Casa Sagnier), è diventato un boutique hotel 5 stelle.

 

:: EL TEMPS DE LES ARTS ::

L’ésser humà més antic d’Europa s’anomena Pink (10/08/2022)
La 44ena campanya d’excavacions als cinc jaciments de la Serra d’Atapuerca (Burgos) que s’acaba de concloure, serà recordada com històrica. “Una de les més importants de la història del projecte” l’han definit els tres codirectors Eudald Carbonell, José María Bermúdez de Castro i Juan Luis Arsuaga. Pocs dies abans havien presentat al món part de la cara més antiga d’Europa, un descobriment que entrarà a formar part de la història de l’evolució humana. A la Sima del Elefante, una de les cinc àrees d’aquest complex arqueopaleontològic únic al món, ha aparegut el fragment d’una mandíbula que es remunta a 1,4 milions d’anys.

 

:: IL GIORNALE DELL’ARTE ::

Ecco com’era la casa perduta di Goya (23/07/2022)
Siamo nel 1823, nella Quinta del Sordo, la casa dove Francisco Goya visse dal 1819 al 1824 e sulle cui pareti dipinse le famose 14 pitture nere. Con l’ausilio delle più avanzate tecnologie dell’immagine l’artista francese Philippe Parreno ha riprodotto all’interno del Museo del Prado queste stanze perdute. La Quinta del Sordo, infatti, fu demolita nel 1909, ma prima il suo proprietario, il banchiere parigino Émile d’Erlanger, ordinò al restauratore Salvador Martínez Cubells di trasferire su tela le enigmatiche opere con la tecnica dello strappo.
(Edizione in PDF de Il Giornale dell’Arte n.430, Luglio/Agosto 2022)

 

:: EL TEMPS DE LES ARTS ::

Si les neurones tinguessin ales (28/07/2022)
El cervell és l’òrgan més complex del cos humà i, malgrat els avenços en neurociència i biotecnologia, continua sent el més desconegut. També és el que planteja més interrogants tant en l’àmbit científic com en el conceptual, unes incògnites que el Centre de Cultura Contemporània de Barcelona (CCCB) explora des de la perspectiva de l’art, la ciència i la filosofia a l’exposició Cervell(s), oberta des del 27 de juliol fins a l’11 de desembre.

 

:: EL TEMPS DE LES ARTS ::

Arts vives, inclassificables i visionàries (19/07/2022)
Crear un llenguatge artístic original i aconseguir desenvolupar-lo durant anys, avançant sense perdre les característiques distintives, no és fàcil. Konic Thtr, col·lectiu català pioner en l’aplicació dels llenguatges digitals i interactius a la dansa, fundat per la performer, coreògrafa i artista transmèdia d’origen gallec Rosa Sánchez i el músic i artista francès Alain Baumann, ho ha aconseguit.

 

:: BARCELONA METROPOLIS – Entrevista con Elvira Dyangani Ose ::

“Hem d’assumir la responsabilitat de canviar perquè el món canviï” (CASTENG)
Por Roberta Bosco. FOTOS © Álex Losada (Julio 2022) (PDF: CAT)
Els fotògrafs asseguren que determinades persones enamoren la càmera. Si això és cert, Elvira Dyangani Ose és una d’aquestes persones. A les fotos professionals, els alts càrrecs no acostumen a somriure, però la directora del MACBA ho fa i amb la cara sencera, no només amb els llavis. És un somriure que brolla de molt endins, el d’una dona satisfeta i confiada, amb les idees clares i la capacitat per dur-les a terme, el d’una dona que ha lluitat prou per gaudir amb plena consciència del lloc que ha aconseguit i no ha de donar les gràcies ni demanar perdó a ningú. Va ser nomenada directora d’un MACBA decaigut, sacsejat pels conflictes i les polèmiques, i cada cop més allunyat de la ciutadania. I, tot just començar, va haver d’introduir la covid-19 en una equació ja per si mateixa complexa…(continua)

 

:: IL GIORNALE DELL’ARTE ::

Luis Paret y Alcàzar. Acquerelli dal Settecento spagnolo (04/06/2022)
Fino al 21 agosto il Museo del Prado accoglie la prima mostra monografica del pittore e acquarellista Luis Paret y Alcázar (Madrid, 1746-99), artista unico nell’arte spagnola del suo tempo, noto per il suo stile preziosista derivato dal rococò francese, la cui fortuna fu condizionata dalla figura di Goya, suo contemporaneo.
(Edizione in PDF de Il Giornale dell’Arte n.430, Luglio/Agosto 2022)

 

:: IL GIORNALE DELL’ARTE ::

A Valencia la scultura immateriale di Inma Femenìa (21/06/2022)
Un arcobaleno è tra i simboli del nuovo CaixaForum che s’inaugurerà il 22 giugno. «Arc al Cel» di Inma Femenía, una scultura immateriale che riproduce il fenomeno ottico dell’arcobaleno a 30 metri d’altezza, rappresenta la combinazione di arte, natura, scienza e architettura, che caratterizza il decimo centro culturale della Fundación La Caixa in Spagna.
(Edizione in PDF de Il Giornale dell’Arte n.429, Giugno 2022)

 

:: EL TEMPS DE LES ARTS ::

Barcelona, capital de la creativitat tecnològica (21/06/2022)
Després de 10 anys sense trepitjar Europa, ISEA, International Symposium on Electronic Art, un dels esdeveniments més prestigiosos i amb més repercussió internacional en el camp de la innovació tecnològica vinculada a la creació, ha desembarcat a Barcelona per celebrar la seva 27ava edició. Com totes les manifestacions nòmades, el programa d’ISEA depèn en gran mesura de la ciutat que l’organitza, així com en depèn la capacitat de capitalitzar el fet d’haver-se convertit durant una setmana en la capital mundial de l’art electrònic.

 

:: EL TEMPS DE LES ARTS ::

Tot és allò que sembla (18/06/2022)
Orígens és una exposició d’art electrònic i digital que acull una ambiciosa selecció d’obres de la Beep Collection que, després d’Aproximacions Creatives, la gran presentació del 2018, torna per primera vegada a Reus, després de quatre anys d’itinerància per diferents centres expositius, tals com Es Baluard Museu d’Art Contemporani de Palma, Arts Santa Mònica de Barcelona, Ars Electronica Festival de Linz (Àustria) i la producció de noves obres a través de beques en col·laboració amb institucions com l’Institut Ramon Llull, el centre de producció Hangar o la Fundació Sorigué.

 

:: EL PAÍS ::

ISEA, la primavera electrónica de Barcelona (13/06/2022)
La muestra es una de las que conforman el programa expositivo de ISEA, el 27º International Symposium of Electronic Arts, que se celebra cada año en una ciudad distinta y llega a Barcelona de la mano de la Universidad Abierta de Cataluña (UOC), tras diez años fuera de Europa. El prestigioso evento, que hasta ahora tuvo siempre un carácter eminentemente académico, en Barcelona involucra una cincuentena de instituciones públicas y privadas dedicadas al arte y las conexiones entre creación, ciencia, tecnología y sociedad, desde un punto de vista transversal e interdisciplinar.

 

:: IL GIORNALE DELL’ARTE ::

Sotto uno strato di gesso, le tavole di Juan de Borgoña (09/06/2022)
Un anno e mezzo di restauro di una pala d’altare cinquecentesca ha riportato alla luce le otto magnifiche scene religiose dipinte da Juan de Borgoña (Giovanni di Borgogna) per la Chiesa della Santísima Trinidad di Alcaraz (Albacete), località del sud-est della Spagna. Le otto tavole che si credevano perdute, eseguite a tempera con finitura a olio, erano occultate da uno strato di gesso su cui era stato dipinto un ciclo di episodi della vita di Cristo di pessima qualità.
(Edizione in PDF de Il Giornale dell’Arte n.429, Giugno 2022)

 

:: EL TEMPS DE LES ARTS ::

Pepe Serra liderarà l’ampliació del MNAC (04/06/2022)
El patronat posa en marxa el concurs per iniciar les obres i donar llum verda al pla del director que ha estat reconfirmat per cinc anys més. El Patronat del Museu Nacional d’Art de Catalunya (MNAC), integrat per la Generalitat de Catalunya, el Ministeri de Cultura i Esport, l’Ajuntament de Barcelona i per diferents personalitats en representació de la societat civil, ha acordat per unanimitat iniciar la tramitació del concurs del projecte d’ampliació i dels serveis de redacció dels projectes bàsic i executiu, així com dotar el museu dels mecanismes necessaris per fer possible aquesta actuació tant en els aspectes tècnics com en les qüestions conceptuals.

 

:: IL GIORNALE DELL’ARTE ::

La fotografia documentaria protagonista a PhotoEspaña (31/05/2022)
Superati gli anni della pandemia con fantasia e coraggio, PhotoEspaña, la cui prima edizione si tenne il 16 giugno 1998, arriva al 25mo anniversario senza mascherina, in un mondo ormai quasi normalizzato. Il festival diretto da Claude Bussac, che in questi anni è diventato un punto di riferimento per la fotografia in Spagna e in Europa, si tiene dal 1° giugno al 28 agosto e presenta il lavoro, spesso inedito, di 442 autori in 120 mostre, allestite in 31 sedi, per la maggior parte a Madrid, ma anche in altre città spagnole e in alcune località straniere.
(Edizione in PDF de Il Giornale dell’Arte n.429, Giugno 2022)

 

:: IL GIORNALE DELL’ARTE ::

Le nozze d’argento del Guggenheim Bilbao (30/05/2022)
Bilbao. Il 18 ottobre 1997 apriva le sue porte il Guggenheim Bilbao nell’iconico edificio di Frank O. Gehry, destinato a diventare uno dei principali simboli della città basca. In un contesto molto diverso rispetto a quello di 25 anni fa, ma ugualmente difficile, segnato dalla pandemia e dalla crisi economica incombente, la direzione del museo punta sulla flessibilità e sull’uso delle tecnologie per diffondere l’arte e continuare a essere un elemento «trainante» del territorio.
(Edizione in PDF de Il Giornale dell’Arte n.428, Maggio 2022)

 

:: IL GIORNALE DELL’ARTE ::

Quei dipinti curano
San Sebastián (Spagna). La svizzera Emma Kunz (1892-1963) si considerava ricercatrice, naturopata e guaritrice (ed era riconosciuta come tale), ma non artista. Per questo non pensò mai di esporre i suoi disegni, che furono scoperti
da Harald Szeemann dieci anni dopo la sua morte grazie a una mostra organizzata dal suo ex paziente Anton C. Meier.
(Edizione in PDF de Il Giornale dell’Arte n.428, Maggio 2022)

 

:: IL GIORNALE DELL’ARTE ::

Boutique hotel nella casa modernista
Barcellona. Con circa 400 edifici costruiti, Enric Sagnier (Barcellona, 1858-1931) è l’architetto più prolifico del capoluogo catalano. Il suo stile eclettico, con una certa tendenza classicista, che reinterpreta il Modernismo in modo sobrio e funzionale, gli diede notorietà e incarichi continui, ma dopo la sua morte i suoi legami con la Chiesa e i settori politici conservatori lo fecero cadere in un ingiusto oblio.
(Edizione in PDF de Il Giornale dell’Arte n.428, Maggio 2022)

 

:: EL TEMPS DE LES ARTS ::

Antoni Clavé: el retorn del guerrer (30/05/2022)
Una mostra a Venècia recupera les obres que l’artista català va exposar a la Biennal del 1984 i recorre la seva carrera a través del tema del combatent que travessa tota la seva obra.

 

:: BISONTS: L’art de la prehistòria continua entre nosaltres ::

Larga vida a los bisontes de Jordi Abello! 🦬 🦬 🦬

Muy feliz 😊. Participar en un proyecto de Jordi Abello (Facebook) siempre es una experiencia que te reconcilia con el arte y el mundo… en un mundo donde se multiplican las obras sin alma los proyectos de Jordi son una alegría y mucho más.

Y esta vez con la participación del arqueologo Josep Maria Vergès, descubridor del santuario paleolítico de la Cova de la Font Major. 🦬 🦬 🦬 Gracias Jordi!

L’art prehistòric més viu que mai en el segle XXI (El Temps de les Arts 24 Maig de 2022)

 

:: ORÍGENES – BEEP COLLECTION @ ISEA 2022 ::

BEEP Collection @ Centre d’Art Cal Massó, Reus.
(Del 26 de mayo al 23 de julio de 2022)

Orígenes es una exposición de arte electrónico y digital que presenta una ambiciosa selección de obras de la Beep Collection que, después de Aproximaciones Creativas, la gran presentación de 2018, regresa por primera vez a Reus, tras cuatro años de itinerancia por distintos centros expositivos, como Es Baluard Museu d’Art Contemporani de Palma de Mallorca, Arts Santa Mònica de Barcelona, Ars Electronica Festival de Linz (Austria) y la producción de nuevas obras a través de becas en colaboración con instituciones como la Fundació Suñol, el centro de producción Hangar o la Fundació Sorigué.

La Beep Collection regresa a Reus, su ciudad de origen, con una nueva propuesta expositiva que se desplegará en el Centre d’Art Cal Massó, en concomitancia con el prestigioso ISEA 2022, el 27° International Symposium on Electronic Art, que se celebra en Barcelona del 10 al 16 de junio.

 

 

Idea y comisariado: Roberta Bosco y Stefano Caldana (www.arteedadsilicio.com)
Dirección del proyecto: Vicente Matallana
Producción: LaAgencia (www.laagencia.org)
BEEP Collection: (www.beepcollection.art)
Lugar: Centre d’Art Cal Massó. Carrer de Pròsper de Bofarull, 7 Reus.
Hora: De martes a sábado, de 17h a 21h. Por las mañanas, Cal Massó ofrece visitas concertadas con cita previa en el teléfono 977 010 660.

Las noticias más destacadas en la PRENSA

Más info ☞: https://arteedadsilicio.com/origenes/

 

:: EL TEMPS DE LES ARTS ::

L’art prehistòric més viu que mai en el segle XXI (24/05/2022)
“Per mi l’art prehistòric no ha desaparegut mai. Simplement, l’hem deixat de veure”. Ho afirma Jordi Abelló (Reus, 1970), artista que es va donar a conèixer pels seus treballs heterodoxos que ofereixen perspectives insòlites i tremendament atractives i esperançadores de la creació al segle XXI.

 

:: EL TEMPS DE LES ARTS ::

Anish Kapoor desembarca a Venècia per quedar-s’hi (20/05/2022)
Anish Kapoor recorre tota la seva fascinant carrera en una mostra que no porta títol, només el seu nom, repartida entre les Galeries de l’Acadèmia al barri de Dorsoduro i el Palau Manfrin, al cor de Cannaregio. Aquest darrer és el que l’artista angloindi, que va representar a Gran Bretanya en la Biennal de Venècia de 1990, ha adquirit per convertir-lo en un centre cultural, concebut com un laboratori per a l’art contemporani. Per això caldrà una mica més de temps, ja que el palau d’origen gòtic adquirit pel visionari col·leccionista Gerolamo Manfrin el 1788, poc abans de la caiguda de la República de Venècia, després d’un període d’esplendor com a seu d’una prestigiosa col·lecció de pintura, va ser deixat a l’abandó.

 

:: IL GIORNALE DELL’ARTE ::

Barcellona da 125 metri con Tomás Saraceno (19/05/2022)
Dal 20 maggio, la Torres Glòries dell’architetto francese Jean Nouvel, che nel 2005 cambiò lo skyline della città diventandone uno dei simboli, apre al pubblico per la prima volta il suo «mirador» grazie a «Cloud Cities Barcelona», una spettacolare opera di Tomás Saraceno. Si tratta della prima installazione permanente che il celebre artista argentino inaugura nel Sud d’Europa.
(Edizione in PDF de Il Giornale dell’Arte n.429, Giugno 2022)

 

:: EL PAÍS ::

La Torre Glòries abre al público su mirador con una asombrosa vista de Barcelona en 360º (17/05/2022)
Desde que en 2005 la Torre Glòries del arquitecto francés Jean Nouvel irrumpió en el skyline de Barcelona, convirtiéndose en uno de los símbolos arquitectónicos de la ciudad, casi nadie había podido disfrutar de las espectaculares vistas de su mirador circular a 125 metros del suelo. Algo que cambiará desde el próximo viernes 20 de mayo, cuando se abrirá al público el Mirador Torre Glòries, un observatorio de última generación presidido por una instalación del artista argentino Tomás Saraceno.

 

:: EL PAÍS ::

El Museo Picasso de Barcelona y la UAB impulsan una revisión de la vida y la obra del artista desde una perspectiva de género (13/05/2022)
Aprovechando la dimensión transversal del Doctorado Picasso, un programa de formación superior de acceso abierto y gratuito, creado por el Museo Picasso con la Universidad Autónoma de Barcelona y la Universidad Picardie Jules Verne de Amiens en 2019, se ha celebrado esta semana un simposio para reflexionar sobre el relato hegemónico sobre Picasso, con el fin de actualizarlo e incluso desafiarlo.

 

:: IL GIORNALE DELL’ARTE ::

Chambi e l’antica cultura andina (09/05/2022)
A partire dalle sue fotografie di Machu Picchu nel 1924, Chambi diventa un simbolo della fotografia contemporanea e documentaria in America Latina e il suo peculiare trattamento della luce, della forma, dello spazio e dell’inquadratura comincia a fare scuola. La Fundación Foto Colectania di Barcellona ne riconosce l’importanza per la storia della fotografia organizzando fino al 12 giugno «Martín Chambi e i suoi contemporanei. Le Ande fotografate», a cura di Andrés Garay e Stefano Klima, la sua prima antologica in Europa a presentare stampe vintage.
(Edizione in PDF de Il Giornale dell’Arte n.428, Maggio 2022)

 

:: EL PAÍS ::

La Casa Batlló de Barcelona convertida en NTF se subasta en Christie’s por 1,38 millones de dólares (11/05/2022)
La Casa Batlló es el primer edificio Patrimonio Mundial de la UNESCO que se convierte en un NFT, una obra de arte digital que ha sido vendida el martes en una de las subastas de la célebre Christie’s Spring Marquee Week, la semana de ventas que Christie’s celebra en Nueva York hasta el sábado.

 

:: IL GIORNALE DELL’ARTE ::

La prima volta in Spagna di Kunz (09/05/2022)
La svizzera Emma Kunz si considerava ricercatrice, naturopata e guaritrice (ed era riconosciuta come tale), ma non artista. Per questo non pensò mai di esporre i suoi disegni, che furono scoperti da Harald Szeemann dieci anni dopo la sua morte grazie a una mostra organizzata dal suo ex paziente Anton C. Meier. «Il mio lavoro è destinato al XXI secolo» diceva e aveva ragione: dalla mostra del 1973 la sua opera ebbe un successo planetario.

 

:: EL TEMPS DE LES ARTS ::

Venècia: el món en una ciutat (04/05/2022)
Els pavellons nacionals són una de les característiques diferencials de la Biennal de Venècia i, en la llarga història de la institució, han estat posats en discussió en diverses ocasions. No obstant això, ara, amb el ressorgiment dels esperits nacionalistes cada vegada més forts i vinculats amb poderosos interessos econòmics, ja ningú posa en dubte la seva continuïtat.

 

:: TAULA RODONA SOBRE ART, TECNOLOGIA, I CULTURA DIGITAL ::

► Portarà per títol Dibuixant una espiral cap a la singularitat i comptarà amb Alba G. Corral, Roberta Bosco, Antònia Folguera i Pat Quintero.
► L’acte s’ha programat dissabte 30 d’abril a les 18.00 h i serà d’accés lliure.

El dissabte 30 d’abril a les 18.00 h, Lo Pati Centre d’Art de les Terres de l’Ebre clourà l’exposició Soc una cadena binària, soc pur artifici de l’artista visual i tecnòloga Alba G. Corral, considerada una de les referents internacionals de l’art generatiu mitjançant programari. Com a tancament de la mostra, s’ha programat una taula rodona que sota el títol Dibuixant una espiral cap a la singularitat abordarà temes com la relació de la dona amb la màquina, els ciberfeminismes, la relació de l’art i la tecnologia o el passat, present i futur de la cultura digital i dels entorns virtuals (metaversos) i immersius.

El debat es plantejarà a partir de la lectura del Manifiesto de la Zorra Mutante de VNS Matrix (2004), un dels textos que a inspirat l’exposició de Corral que s’ha pogut veure a Lo Pati durant els mesos de febrer, març i abril. Hi intervindran quatre dones especialitzades en l’àmbit de la cultura i la tecnologia: l’artista Alba G. Corral, la periodista Roberta Bosco, la comissaria de festivals Antònia Folguera i la comunicadora Pat Quintero, que s’encarregarà de moderar les intervencions. L’assistència a la taula rodona és d’accés lliure i gratuïta.

 

:: IL GIORNALE DELL’ARTE ::

Miralda quand’era fotografo di Vogue
Barcellona. Noto per le installazioni e gli happening, Antoni Miralda (Barcellona, 1942) ha esordito come fotografo per «Vogue» negli anni Sessanta (nella foto, uno scatto newyorchese). Una selezione delle sue immagini è esposta per la prima volta a La Virreina Centre de la Imatge, sino al 19 giugno.
(Edizione in PDF de Il Giornale dell’Arte n.427, Aprile 2022)

 

:: EL TEMPS DE LES ARTS ::

Femenina i posthumana, així és la primera ‘biennale’ post pandèmia (26/04/2022)
La 59a Biennal d’Art de Venècia, que obrí les seves portes dissabte passat, arriba carregada d’expectatives. Han passat gairebé tres anys des de la darrera i la comissària Cecilia Alemani ha tingut molt més temps de l’habitual per a elaborar el concepte i la llista d’artistes, si bé va haver de bregar amb la impossibilitat de viatjar i triar les participants, visitant els seus estudis i veient les seves obres a través de zoom.

 

:: EL PAÍS ::

Laura Fluxà usa agua de la laguna en la Bienal de Venecia (24/04/2022)
El agua y el vidrio son los dos materiales que articulan Llim, la propuesta de Lara Fluxà (Palma, 1985) para Catalonia in Venice, una producción del Institut Ramon Llull, en el marco de los Eventi collaterali de la 59ª Bienal de Arte de Venecia, que ha sido inaugurado hoy, por la consejera de Cultura de la Generalitat, Natàlia Garriga y la directora general de cultura de las Islas Baleares, Catalina Solivella.

 

:: IL GIORNALE DELL’ARTE ::

René Magritte e la macchina universale per fare quadri (19/04/2022)
Dopo 32 anni di assenza René Magritte torna in Spagna con la mostra «La máquina Magritte», una coproduzione tra il Museo Thyssen-Bornemisza e la Fundación La Caixa. La retrospettiva, al CaixaForum Barcellona fino al 5 giugno, si compone di una settantina di opere, più un importante insieme di fotografie e filmini domestici realizzati dall’artista e scoperti negli anni Settanta, che compongono una sorta di album di famiglia intriso del singolare spirito di Magritte.
(Edizione in PDF de Il Giornale dell’Arte n.427, Aprile 2022)

 

:: IL GIORNALE DELL’ARTE ::

Teresa Lanceta dal Macba all’Ivam (13/04/2022)
Il Macba e l’Ivam organizzano la prima retrospettiva di Teresa Lanceta a Barcellona.
«La tessitura è la più universale e atemporale delle arti, è un’attività lenta e ripetitiva che lascia molto spazio al pensiero e alla riflessione». Lo ha affermato Teresa Lanceta (Barcellona, 1951) nella presentazione di «Tessere come codice aperto», la sua prima retrospettiva, aperta nel Museo d’Arte Contemporanea di Barcellona fino all’11 settembre.
(Edizione in PDF de Il Giornale dell’Arte n.428, Maggio 2022)

 

:: IL GIORNALE DELL’ARTE ::

Tre installazioni di Goshka Macuga (12/04/2022)
La guerra in Ucraina sembra aver rafforzato il significato e amplificato le risonanze dell’opera dell’artista polacca Goshka Macuga (Varsavia, 1967), che si presenta per la prima volta in Spagna nella Fondazione Tàpies, fino al 27 settembre. La rassegna, intitolata «In movimento», comprende tre installazioni realizzate tra il 2009 e il 2011: «Plus Ultra», «The Nature of the Beast» e «Untitled (The Letter)».

 

:: EL PAÍS ::

Redescubrir a Miró como artista y como persona (31/03/2022)
“Improvisando con rabia”. La frase escrita de puño y letra por Joan Miró y subrayada en rojo, acompaña los bocetos de las célebres pinturas quemadas que el artista preparaba para exponer en el Gran Palais de París. Era 1973 y Miró a sus 80 años plasmaba en estas obras su rebeldía, indisciplina e iconoclastia, combinada con una actitud profundamente racional y cerebral. ¿Quién diría que aquellas pinturas agujereadas, chamuscadas y cortadas, son fruto de un plan previamente elaborado y no de un arrebato creativo?

 

:: EL PAÍS ::

La Caixa expone el tapiz de Miró que dio origen a su imagen corporativa (28/03/2022)
En su prolífica trayectoria artística, en la que experimentó con todo tipo de materiales y géneros, Joan Miró creó tan sólo siete tapices de grandes dimensiones, todos ellos a finales de los años 70, por encargo y para sitios concretos. Por primera vez en 40 años, con motivo de su restauración, se expondrá al publico el monumental tapiz que le encargó la Caixa, entonces Caixa de Pensions per a la Vellesa i d’Estalvis de Catalunya i Balears, del que salió la icónica estrella de cinco puntas, que se convirtió en la imagen de la entidad.

 

:: EL PAÍS ::

El arte también se puede ‘hackear’ (23/03/2022)
Una muestra en CaixaForum aborda el fenómeno que altera nuestra percepción de la realidad desde una perspectiva artística, histórica y poética.

 

:: IL GIORNALE DELL’ARTE ::

Mariano Fortuny, l’artista che lavorava da artigiano (21/02/2022)
Nato a Granada, vissuto tra Parigi, Roma e Venezia, nel palazzo trasformato in museo che ha riaperto dopo lavori di ristrutturazione, Mariano Fortuny y Madrazo (1871-1949), figlio del pittore Marià Fortuny è il prototipo dell’artista totale, cosmopolita ed eclettico al punto che Marcel Proust lo soprannominò «il mago di Venezia».

 

:: UN ÁLBUM de MERCÈ SOLER en CHIQUITA ROOM ::

…y al final la Roberta se ha convertido en una obra de arte 😀

«El 15 de febrero cenaron en la galería un poeta, una periodista, un calígrafo, una actriz, un escritor y una tipográfa, en torno a una mesa que es el álbum de experiencias de Mercè Soler. Un álbum que no tiene imágenes, sino una serie de palabras inscritas en su memoria. Y en la mantelería, la vajilla, los cubiertos y las copas. Ella no estaba. Y sí estaba. Invitó a estas seis personas, que trabajan directamente con el lenguaje, para compartir su intimidad y generar un nuevo álbum, el que surja de esa noche.

Eduard Escoffet, Roberta Bosco, Oriol Miró, Sonia Barba, Pol Guasch y Laura Meseguer activaron esta exposición con esta cena, que documentaron de forma analógica: sobre el papel de una libreta, el carrete de una cámara de fotos, la cinta de una grabadora. En la inauguración, se pudo ver “una foto” de lo que pasó aquí. Con todo lo demás, Mercè crea una nueva pieza: un libro de artista, una edición, que será el álbum de esta cena especial y presentamos al final de la exposición.

Más info ☞: Exposición Un álbum en la galería Chiquita Room de Barcelona.
Gráfica de la exposición Ambar Amill@ambaramill
Inauguración: miércoles 16 febrero de 2022, 19h.

 

:: IL GIORNALE DELL’ARTE ::

Tutti gli affreschi di Carracci per la Cappella Herrera (08/03/2022)
Può finalmente inaugurare «Annibale Carracci. Gli affreschi della Cappella Herrera», la mostra organizzata dal Museo del Prado di Madrid, il Museu Nacional d’Art de Catalunya (Mnac) di Barcellona e Palazzo Barberini di Roma, prevista per il 2020 e posticipata per il Covid. Le tre istituzioni si sono unite per presentare un insieme di dipinti murali di straordinaria importanza: gli affreschi realizzati da Annibale Carracci (Bologna, 1550 – Roma, 1609) e dai suoi allievi per la cappella di Juan Enríquez de Herrera, nella Chiesa di San Giacomo degli Spagnoli a Roma.
(Edizione in PDF de Il Giornale dell’Arte n.426, Marzo 2022)

 

:: IL GIORNALE DELL’ARTE ::

ARCO Madrid chiude in positivo
Soddisfazione generale alla chiusura della 41ma ARCOmadrid, la prima edizione post pandemica ha fatto tirare un sospiro di sollievo al mondo dell’arte spagnolo, le vendite di ARCO rappresentano infatti il 60% del fatturato totale dell’anno.
La pittura trionfa, la fotografia si mantiene, sparisce il video, le installazioni hanno una presenza minima e gli Nft fanno timidamente capolino. Non ci sono stati scandali o polemiche di peso e «Cerrar para abrir» (Chiudere per aprire) il raccapricciante video (4.500 euro) dell’operazione in cui l’artista peruviana Wynnie Mynerva si fa suturare tre quarti della vagina, nonostante la violenza implicita, è stato poco più che un aneddoto.

 

:: IL GIORNALE DELL’ARTE ::

La carica dei 100 più 190
Madrid. Arcomadrid festeggia il 40mo anniversario tornando alle date consuete, dal 23 al 27 febbraio. «In realtà sono 40+1, perché per mantenere le presenze internazionali previste abbiamo preferito posticipare la celebrazione di un anno. È un progetto che unisce passato e futuro attraverso le gallerie che hanno contribuito a scrivere la storia di Arco e il loro rapporto con artisti e collezionisti», spiega Maribel López, direttrice della fiera madrilena, che
ha assegnato la curatela del programma commemorativo a María Inés Rodríguez, Sergio Rubira e
Francesco Stocchi.
(Edizione in PDF de Il Giornale dell’Arte n.425, Febbraio 2022)

 

:: IL GIORNALE DELL’ARTE ::

Il Tempio di Ercole balena bianca dell’archeologia
Cadice (Spagna). Il Tempio di Ercole Gaditano è una delle grandi balene bianche dell’archeologia. Ritenuto uno dei più importanti centri religiosi dell’antichità, finora si pensava che fosse situato sull’isolotto di Sancti Petri, nel comune di Chiclana (nella Spagna sud occidentale), ma alcuni ricercatori dell’Università di Siviglia e dell’Instituto Andaluz del Patrimonio Histórico sostengono di averne individuato la localizzazione vicino a Cadice, sempre sulla costa atlantica della Spagna.
(Edizione in PDF de Il Giornale dell’Arte n.425, Febbraio 2022)

 

:: IL GIORNALE DELL’ARTE ::

Più sinceri dietro la maschera (12/02/2022)
Chi l’avrebbe mai detto che una mostra sulla storia della maschera sarebbe stata inaugurata nel momento in cui una pandemia costringe il mondo a vivere nascondendo naso e bocca. «La maschera non mente mai», aperta nel Centre de Cultura Contemporània de Barcelona (CCCB) fino al primo maggio, propone un excursus sull’uso e il ruolo della maschera in relazione alle politiche di controllo dell’immagine, alla resistenza culturale all’identificazione, alla difesa dell’anonimato o al modo in cui i dissidenti l’adottano come simbolo di identità.
(Edizione in PDF de Il Giornale dell’Arte n.425, Febbraio 2022)

 

:: EL TEMPS DE LES ARTS ::

Flors de Nou Mèxic per als 25 anys de la Fundació Beyeler (26/02/2022)
La Fundació Beyeler compleix 25 anys i els celebra amb un intens calendari d’activitats, que arrenca amb la retrospectiva dedicada a Georgia O’Keeffe, una de les icones de l’art estatunidenc modern. La mostra, oberta fins al 22 de maig, desplega 85 obres procedents de col·leccions públiques i privades, principalment estatunidenques, seleccionades per Theodora Vischer, comissària cap de la Fundació suïssa, amb la col·laboració del Georgia O’Keeffe Museum de Santa Fe (Nou Mèxic).

 

:: EL PAÍS ::

El microcosmos catalán en Arco: de Tàpies y Plensa a la inteligencia artificial (25/02/2022)
Mientras las radios y televisiones anunciaban los primeros bombardeos en Ucrania, una buena parte del mundo del arte catalán se reunía en Madrid, en el centro cultural Librería Blanquerna. Como cada año los galeristas, artistas, comisarios, coleccionistas y directores de museos, que acuden a la feria de arte contemporáneo Arco aprovechaban para desayunar juntos e inaugurar una exposición. Este año la ha comisariado Antonia Maria Perelló, conservadora jefa del Macba, que bajo el título Panta Rei. Todo fluye, establece un diálogo especialmente logrado entre dos artistas afines, pese a pertenecer a dos generaciones diferentes, Antoni Llena y Lucia C. Pinto, que también expone en la feria de la mano de Ana Mas.

 

:: EL TEMPS DE LES ARTS ::

Una vagina cosida i Mirós per damunt de 2 milions (25/02/2022)
Cada edició d’ARCO té una obra icònica. Ningú s’oblida quan ADN va exposar el Franco en la nevera d’Iván Merino o quan, en un acte de censura sense precedents, la direcció va manar despenjar els retrats dels presos polítics que Santiago Sierra presentava en l’estand de Helga de Alvear. L’edició 2022, la primera de la normalitat postpandèmica, que s’inaugura avui dijous amb 185 galeries de 30 països és la del 40è aniversari, per la precisió del 40+1, ja que les celebracions van haver de ser ajornades per la falta de participants estrangers en l’edició extraordinària de juliol 2021.

 

:: IL GIORNALE DELL’ARTE ::

40 + 1 = ARCOMadrid
Si svolge dal 23 al 27 febbraio ARCOmadrid, edizione 40 (+1). Quando nel 2019 Maribel López ha preso le redini della più importante fiera d’arte contemporanea della Spagna, annunciando un nuovo ciclo, mai si sarebbe immaginata quanto nuovo sarebbe stato. Riuscì solo a organizzare un’edizione pre-Covid e per il rotto della cuffia.

 

:: EL PAÍS ::

Cataluña renueva su compromiso con Arco (17/02/2022)
Aumentan las galerías catalanas presentes en Arco, la principal feria de arte contemporáneo de España, que desde el próximo miércoles 23 hasta el domingo 27, reunirá en Madrid 185 galerías de 30 países, además de 350 coleccionistas internacionales y más de 200 profesionales del mundo del arte. Este año las catalanas son 16. A las 14 históricas que participaron en 2020 y en muchas de las ediciones anteriores (ADN, Ana Mas, Àngels Barcelona, Bombon, etHall, Joan Prats, Marc Domènech, Mayoral, Poligrafa, RocioSantaCruz, Senda y Miguel Marcos (que simultáneamente presenta la exposición Brossa Total en el Centro de Arte Tomás y Valiente de Fuenlabrada, hasta el 24 de abril), se suman dos galerías de más reciente apertura, House of Chappaz y Alegria.

 

:: EL TEMPS DE LES ARTS ::

Trencar el monòleg de la informació perquè la gent es posicioni (09/02/2022)
Domestic Data Streamers lluita contra la intoxicació informativa a través d’obres experiencials i espais de diàleg. Ho demostren amb els seus projectes per al Disseny Hub Barcelona i CaixaForum.

 

:: EL TEMPS DE LES ARTS ::

Cap a l’empatia de l’artificial (04/02/2022)
Peter Weibel, artista i teòric de referència internacional per a l’art i els nous mitjans, planteja en una exposició la relació entre organismes humans i artificials a través de les obres de 60 artistes.

 

:: IL GIORNALE DELL’ARTE ::

Il canto del cigno di Borja-Villel
Madrid. A fine novembre, con 7 mesi di ritardo (nonostante la pandemia), Manuel Borja-Villel, direttore del Museo Reina Sofía, ha inaugurato il nuovo allestimento della collezione permanente, che illustra lo sviluppo dell’arte mondiale, concentrandosi sulla Spagna. Con il titolo «Vasi comunicanti » si espongono 2mila opere, di cui circa il 70% inedite, che ora occupano oltre 15mila metri quadrati su 6 piani.
(Edizione in PDF de Il Giornale dell’Arte n.424, Gennaio 2022)

 

:: IL GIORNALE DELL’ARTE ::

Vuoi mettere i catalani…
Il Museu del Disseny de Barcelona, il museo del design più noto con l’acronimo di Dhub, ha presentato il primo restyling della collezione permanente dalla sua apertura nel 2014. Il nuovo allestimento, intitolato «Oggetti comuni. Storie locali, dibattiti globali», mette in luce l’impatto sociale, estetico e culturale del design e la sua relazione con i grandi temi contemporanei, ma la novità principale è la rivendicazione dei prodotti autoctoni.
(Edizione in PDF de Il Giornale dell’Arte n.424, Gennaio 2022)

 

:: EL PAÍS ::

Los nuevos territorios de la pintura toman la Fundación Miró (24/01/2022)
El comisario de Salto e inmersión, el nuevo ciclo del Espai 13 de la Fundación Miró, que explora las nuevas tendencias de la práctica pictórica contemporánea, es un pintor. Pere Llobera se lanza al comisariado con un programa de cuatro exposiciones de otros tantos artistas del ámbito local que representan la gran diversidad de lenguajes de la escena catalana.

 

:: IL GIORNALE DELL’ARTE ::

I Fortuny ritrovati. Ma la caccia non è finita (20/01/2022)
Dopo una ricerca durata quasi tre anni, gli storici dell’arte Francesc Quilez e Mireia Berenguer, rispettivamente conservatore capo e archivista del Museu Nacional d’Art de Catalunya (Mnac) di Barcellona, hanno annunciato il ritrovamento di sei opere di Marià (Mariano) Fortuny (Reus, 1838-Roma, 1874), l’artista spagnolo più cosmopolita e celebre del XIX secolo, morto a soli 36 anni nel pieno della sua folgorante carriera.
(Edizione in PDF de Il Giornale dell’Arte n.425, Febbraio 2022)

 

:: IL GIORNALE DELL’ARTE ::

Niente di più libero della scultura
«Il senso della scultura» (fino al 6 marzo), la mostra più importante della stagione della Fundació Miró, propone un nuovo approccio alla storia della scultura e alla sua evoluzione nel XXI secolo, attraverso un centinaio di opere di 65 artisti da Antoni Gaudí allo stesso Miró, passando per Richard Serra, Bruce Nauman, Susana Solano, Sarah Lucas, Joseph Beuys, Lygia Clark e molti altri.
(Edizione in PDF de Il Giornale dell’Arte n.424, Gennaio 2022)

 

:: IL GIORNALE DELL’ARTE ::

Per capire l’attualità è meglio giocare
I videogiochi sono i protagonisti di «Homo Ludens. Videogiochi per capire il presente», una produzione della Fundació la Caixa presentata fino al 18 aprile nel CaixaForum di Barcellona, per poi essere allestita a Siviglia e negli altri centri culturali dell’istituzione. «I videogiochi sono la rappresentazione più contemporanea della dimensione ludica, essenziale per la socializzazione e l’apprendimento. Toccano in modo trasversale tutti gli ambiti della società», afferma il curatore, l’italiano Luca Carrubba, ricercatore e direttore di ArsGames, un’associazione che promuove progetti culturali transdisciplinari legati ai giochi elettronici.
(Edizione in PDF de Il Giornale dell’Arte n.424, Gennaio 2022)